Continuano le polemiche sulla tragedia del Rione Traiano a Napoli in cui è morto Davide Bifolco, 17enne ucciso da un colpo si pistola sparato da un carabiniere. Mentre si prova a far chiarezza sull’accaduto, spunta un video, recuperato dai legali della famiglia Bifolco, dei primi concitati momenti subito dopo lo sparo.
Nelle immagini si vede un gruppo di ragazzi riversarsi all’improvviso per strada, probabilmente dopo aver udito lo sparo, da una sala giochi. Pochi istanti dopo, i giovani rientrano correndo, con le mani alzate, inseguiti da un carabiniere, forse alla ricerca del terzo giovane fuggito dopo non essersi fermato all’alt dei miliari.
L’Arma dei carabinieri ha fatto sapere che il militare riprendo nel video non è quello indagato per la morte di Davide Bifolco, che intanto ha dichiarato di essere inciampato e di avere il colpo in canna solo perchè convinto che i tre giovani fossero armati.
Secondo l’avvocato della famiglia Bifolco, Fabio Anselmo, le immagini “dimostrano in maniera eloquente lo stato psicologico in cui si trovava quel carabiniere in quel momento”. La difesa ha inoltre nominato un perito di parte in vista dell’autopsia in programma lunedì mattina al Secondo Policlinico di Napoli, esame che però è stato rinviato.
La decisione è stata presa per consentire il conferimento degli incarichi e procedere ad altri accertamenti come la tac e il prelievo delle impronte digitale.
Intanto, la famiglia di Davide dice di avere trovato due testimoni, a loro sconosciuti, che hanno assistito al momento dello sparo e sono sicuri: “Questo è un omicidio”. La sorella di Davide ha pubblicato sui social network le foto, terribili, del fratello ucciso, con il foto di proiettile nel petto.