La Corte suprema indiana ha esonerato Massimiliano Latorre dall’obbligo di firma per 15 giorni: dopo la richiesta della difesa, avanzata a causa dell’ischemia che ha colpito il militare italiano bloccato in India dal 15 febbraio 2012.
Questo è il primo spiraglio che le autorità indiane aprono sulla vicenda dei marò. La Corte ha comunque chiesto al governo un parere sull’altra parte della richiesta dei legali di Latorre, quella per il rientro in Italia del marò. L’udienza è stata aggiornata al 12 settembre.
Il ministro degli Esteri indiano Sushma Swaraj ha comunque dichiarato che se la Corte Suprema concederà l’autorizzazione al rientro in Italia per ragioni umanitarie “noi non ci opporremo”. Rispondendo ad una domanda dell’agenzia Ansa, il ministro ha ribadito “non faremo opposizione ad una decisione della Corte”.
Intanto i media indiani continuano ad attaccare Latorre e Girone: secondo il quotidiano Hinfustan Times, i marò “cercarono presumibilmente di coprire il loro operato spingendo il capitano della petroliera Enrica Lexie a inviare un rapporto in cui si sosteneva che i pescatori erano armati e che questo fu alla base della decisione di sparare”.