L’uscita di Luca Cordero di Montezemolo dalla Ferrari “non è in agenda”. Ma certo è che “tutti sono necessari e nessuno è indispensabile”. Una frecciata nemmeno troppo velata quella dell’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, verso il numero uno della Rossa, nell’ambito del forum di Cernobbio.
Nonostante le numerose indiscrezioni smentite – a proposito di rapporti tesi tra i due big – negli ultimi giorni si è tornati a parlare insistentemente di un imminente addio di Montezemolo dalla Ferrari. L’imprenditore, infatti, potrebbe essere in pole position per la presidenza della nuova Alitalia, dopo l’intesa con gli arabi di Etihad.
Marchionne fa notare che la Ferrari è “prima di tutto una controllata della Fiat. Noi abbiamo il 90% e abbiamo come azionista al 10% Piero Ferrari, con il quale abbiamo ottime relazioni. È una società che fa parte della galassia di Fiat”. La casa di Maranello è stata affidata a Montezemolo, ricorda Marchionne, per due ragioni: per l’indipendenza e per vincere in Formula Uno. “Detto questo – ha aggiunto l’amministratore delegato della Fiat – noi siamo a servizio dell’azienda. Quando l’azienda cambia idea, o perlomeno non c’è più la convergenza di obiettivi, le cose cambiano”.