Con la proiezione di Good Kill, ieri si sono chiuse le presentazioni dei film in concorso alla 71a Mostra del Cinema di Venezia, e subito si sono aperte le scommesse sui probabili vincitori. I rumors indicano soprattutto due nomi, The Look of Silence di Oppenheimer e Birdman di Alejandro Iñárritu. La critica propende per il primo, ma il secondo ha in più il supporto del pubblico, che finora lo ha eletto miglior film del festival. Ma resta sempre valida la candidatura del russo Andrei Konchalovsky e del suo The Postman’s white nights, una scelta che andrebbe a premiare un cinema raffinato e poetico più che commerciale.
A sorpresa qualcuno suggerisce come outsider lo svedese A Pigeon Sat on a Branch Reflecting on Existence, ma non si esclude la possibilità che qualche premio vada agli italiani che si sono ben difesi a questo festival. In particolare Anime Nere di Francesco Munzi e Il giovane favoloso di Mario Martone potrebbero aspirare a qualche importante riconoscimento.
Il clima da cerimoniale, comunque, si è sentito fin dal primo pomeriggio di ieri, con la premiazione di James Franco, vincitore del premio Jaeger-Le Coultre Glory to the Filmmaker 2014, cui è seguita la proiezione del suo film fuori concorso The Sound and the Fury, adattamento cinematografico del testo di William Faulkner. Il premio della Settimana Internazionale della critica è andato al film serbo No One’s Child di Vuk Rsumovic.
Tra i tanti premi collaterali assegnati ieri in serata, l’italiano Anime nere porta a casa il premio Pasinetti come miglio film, mentre Elio Germano e Alba Rohrwacher sono i migliori interpreti, rispettivamente per Il giovane favoloso e Hungry Hearts. Belluscone, una storia siciliana di Franco Maresco è il miglior film italiano per la giuria del premio Arca CinemaGiovani, mentre Italy in a day di Gabriele Salvatores vince il premio The Most Innovative Budget. Adesso l’attesa è per la grande cerimonia finale prevista per le 19 e condotta da Luis Ranieri.