La Aler non gestirà più le case popolari di Milano: la decisione è di Palazzo Marino e le 28.791 case popolari milanesi passeranno sotto la gestione di Metropolitana Milanese. Soddisfatto il sindaco Giuliano Pisapia: “Una svolta importante, un segnale di miglioramento concreto di fronte ai problemi di degrado, all’illegalità, alle occupazioni abusive”.
Il Comune riprenderà la guida dei suoi quartieri di edilizia residenziale il 1° dicembre. Il nuovo piano è scattato dopo che le riunioni con i partiti di centrosinistra e con la giunta comunale. Ma il centrodestra non è d’accordo con questa decisione, tanto che il presidente della Regione Lombardia ha proposto un nuovo accordo: “Siamo disponibili a ragionare su un nuovo piano che coinvolga tutta l’area metropolitana, non solo Milano”.
Pisapia però è categorico: “Abbiamo proposto alla Regione di creare una società autonoma per gestire gli alloggi insieme, ma una prima adesione entusiasta è venuta meno. Con Aler non c’era possibilità di avere risposte e abbiamo deciso di prenderci fino in fondo le nostre responsabilità”.
Quello del centrodestra non è l’unico no incassato da Pisapia. anche i sindacati inquilini non sono d’accordo con quest’operazione: “La scelta pregiudica una gestione unitaria delle case popolari milanesi”.