Will Pooley, il primo paziente britannico colpito da virus Ebola è stato dimesso dal Royal Free Hospital di Londra. L’uomo, che lavorava in Sierra Leone come infermiere volontario, è stato trattato con il farmaco sperimentale Zmapp.
Nel corso di una conferenza stampa, l’uomo ha detto di aver temuto di morire e anche di sentirsi molto fortunato per essere riuscito a superare la malattia. Il 29enne, originario del Suffolk, ha anche ringraziato i medici dell’ospedale di Londra per le cure ricevute.
Intanto si allunga l’elenco dei contagiati in Africa, anche stranieri. È risultato positivo al virus anche un altro medico americano, ancora non identificato. Si tratta del quarto americano contagiato dall’Ebola: altri due, Kent Brantly, e Nancy Writebol, sono guariti dopo essere stati curati ad Atlanta con il siero Zmapp.
“Il virus dell’Ebola è una minaccia globale” ha affermato alla sede dell’Onu, il numero uno dell’Organizzazione mondiale della sanità, Margaret Chan, precisando che, sui 3.069 casi segnalati, i decessi sono stati oltre 1.550.
E il governo statunitense preme per un veloce sviluppo del farmaco per la cura del terribile virus. Il Ministero della Salute ha annunciato che il progetto sul siero Zmapp, prodotto dalla Mapp Biopharmaceutical per curare il micidiale virus, sarà finanziato con un contratto da 42,3 milioni di dollari.