Nuove grane in arrivo per il presidente del Consiglio Matteo Renzi. Questa volta l’oggetto del contendere è il pareggio di bilancio. I deputati del Pd Stefano Fassina e Alfredo D’Attorre intendono infatti presentare un emendamento al ddl Boschi per eliminare il pareggio di bilancio dalla Costituzione.
“Avevamo già presentato al Senato un emendamento del genere – spiega D’Attorre – ed era stato dichiarato non attinente al titolo V, allora in discussione. Se questo avverrà anche alla Camera, abbiamo pronto uno specifico progetto di legge costituzionale”.
L’obbligo del pareggio di bilancio è stato introdotto nell’articolo 81 della Costituzione nel 2012, per recepire il Fiscal Compact. Adesso i deputati Pd chiedono che sia possibile scomputare le spese infrastrutturali dal deficit, rendendo il ricorso all’indebitamento possibile “quando questo abbia come obiettivo l’investimento con funzione economica anticiclica, cosi’ da contrastare il rischio di recessione”.
Il Ddl Boschi verrà assegnato alla Commissione Affari costituzionali martedì prossimo e con ogni probabilità l’emendamento firmato Pd sarà tra i primi a essere discusso. “Il nostro – spiegano i promotori – è anche un invito a Renzi ad agire con più determinazione a livello europeo e non accontentarsi della nomina della Mogherini”. Il percorso delle riforme si annuncia quindi in salita e le grane arrivano già dal partito del premier.