“È uno scherzo, uno sfottò che doveva rimanere tra mio figlio e i miei collaboratori”. Così il titolare della pasticceria di Aversa si giustifica parlando dello scontrino su cui è apparsa una scritta offensiva nei confronti di un cliente del locale.
Il riferimento al clima teso tra le due tifoserie, quella partenopea e quella giallorossa, dopo la morte del supporter napoletano Ciro Esposito si sposta anche nei luoghi meno prevedibili. “Qui – spiega il titolare – ci sono tifosi di Juve, Milan, Inter, Roma e ovviamente Napoli. Il tifo e le prese in giro sono all’ordine del giorno. Di scherzi se ne fanno tanti. Questo è andato fuori binario trasformandosi, nostro malgrado, in un fatto pubblico”.
Insomma quella dello “scontrino di cattivo gusto“, dopo la scritta omofoba apparsa sullo scontrino di una pizzeria in provincia di Taranto, sembra stia diventando quasi una moda.