“Sono contento di essere tornato, di stare bene e di poter dare il mio contributo”. Ha esordito così Stephan El Sharaawy, attaccante del Milan reduce da un lungo periodo di inattività, durante la conferenza stampa nel ritiro azzurro di Coverciano.
In apertura subito un pensiero per il suo grande amico e compagno di squadra Mario Balotelli: “L’ho sentito e gli ho fatto il mio “in bocca al lupo”: spero abbia fatto la scelta migliore per lui e per il Liverpool e che dimostri tutte le sue qualità. A livello tecnico per me è uno dei migliori giocatori del mondo. Lui fuori della Nazionale? Nessuno è escluso e nessuno è sicuro del posto, Conte è stato chiaro”.
“Con il suo arrivo al Milan avevamo cambiato modo di giocare – prosegue El Sharaawy sulla convivenza tecnica non proprio idilliaca con Balotelli – perché è un attaccante con altre caratteristiche rispetto a chi c’era e a chi c’è adesso. A lui piaceva venire incontro alla palla. Però non do la colpa né a lui né a nessuno, per le mie difficoltà: insieme avevamo lavorato anche bene. E poi a vent’anni, dopo aver fatto 16 gol in serie A, un calo mentale più che tecnico ci sta”.
“Conte ed Inzaghi sono due allenatori molto simili che mi hanno fatto sentire da subito la loro fiducia – spiega un diplomatico El Sharaawy – spero di ripagarli. Sono grandi motivatori, hanno voglia di vincere e di mettersi in mostra, e tanto spirito di applicazione e di sacrificio”.
La parola poi passa a Simone Zaza, altro giovanissimo talento azzurro che Conte ha portato in Nazionale: “Non me l’aspettavo questa convocazione, ma ora che sono qui farò di tutto per restarci. Lavoro ogni giorno per migliorare, il mio obiettivo è diventare uno dei più grandi attaccanti italiani – prosegue l’attaccante in forza al Sassuolo, ma di proprietà della Juve – se poi arriverò a essere il migliore di tutti…meglio ancora”.
“Di Francesco è un tecnico che ha avuto subito totale fiducia in me. Con lui ho fatto un salto di qualità importante a livello mentale: prima giocavo un po’ più per me stesso, ora metto la squadra davanti a ogni cosa”. E sugli idoli della giovane promessa azzurra: “Ibra e Van Basten, quest’ultimo conosciuto attraverso i filmati. Rapporto con la mia terra? Amo la Basilicata. E’ bello sentirli così orgogliosi di me. Da quei posti ho ereditato la giusta umiltà”.