Fresca di nomina Federica Mogherini, Alto Rappresentante per la Politica estera dell’Unione europea, come primo atto dopo aver ricevuto il prestigioso incarico interviene sulla questione della crisi ucraina. Mogherini richiama Mosca all’ordine. Forse anche un modo per allontanare da sé le ombre di un’eccessiva accondiscendenza con il Cremlino, accusa che le era stata rivolta da alcuni Paesi europei che si erano opposti alla sua candidatura.
In un’intervista al “Corriere della Sera”, Lady Pesc ha affermato che “è interesse di tutti che si arrivi a una soluzione politica ma ogni volta che si sono gettate le basi per un’intesa Putin non ha mai rispettato gli impegni presi in diversi contesti. La diplomazia non ha alternative”. Poi ha ribadito: “È interesse di tutti che Paesi che condividono uno spazio geografico cooperino e lavorino insieme. Ma non è ciò che sta succedendo. Le azioni russe vanno in senso opposto: aggressione militare, provocazioni. Ripeto, la diplomazia non ha alternative e le sanzioni sono uno degli strumenti a disposizione di questa politica”.
“Il punto è se l’efficacia che le sanzioni stanno dimostrando di avere sull’economia russa producano comportamenti razionali nella sua leadership. In questa fase – ha sottolineato – il Cremlino agisce contro gli interessi del suo popolo”.
“Non ci sarà un intervento militare russo in Ucraina, Mosca è per una soluzione esclusivamente pacifica di questa gravissima crisi, di questa tragedia”. Lo ha affermato il ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov, intervenendo davanti agli studenti dell’università Mgimo di Mosca.
Sul tema è intervenuto il premier polacco Donald Tusk, nominato presidente del Consiglio Ue, che ha messo in guardia dalla guerra in Ucraina e da atteggiamenti di “ingenuo ottimismo” in Europa. “Settembre 1939 non deve ripetersi in Ucraina”, ha detto parlando a Danzica in occasione di una commemorazione dell’attacco tedesco alla Polonia di 75 anni fa. “Noi europei dobbiamo trarre insegnamento dal tragico settembre polacco e dagli anni della Seconda guerra mondiale. Non è consentito avere un ingenuo ottimismo”, ha aggiunto Tusk.
Intanto il ministro della difesa ucraino, Valeri Gheletei, ha affermato che truppe russe sono presenti a Donetsk e nell’aeroporto di Lugansk, dove sono in corso “aspri combattimenti” tra militari di Kiev e reparti russi. Lo riferisce la tv ucraina.