L’acronimo PESC vuol dire “Politica Estera e di Sicurezza Comune dell’Unione Europea”. Viene gestita e promossa dal ministro degli Esteri dell’Ue, che prende il nome di Alto Rappresentante per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza, e dal Servizio Europeo per l’Azione Esterna. Ovvero il corpo diplomatico dell’Unione europea, che sostiene la responsabile degli affari esteri dell’Ue nella sua missione. L’incarico ieri è stata affidato a Federica Mogherini, da subito ribattezzata “Lady Pesc”.
Questa figura è stata istituita dal trattato di Amsterdam e poi il trattato di Lisbona ne rafforzò la carica estendendone le responsabilità, affidandogli le competenze della presidenza del Consiglio nel settore degli affari esteri, del commissario per le relazioni esterne e dell’alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune.
L’alto rappresentante è uno dei cinque vicepresidenti della Commissione europea e presiede il Consiglio “Affari esteri”. Partecipa all’elaborazione della politica estera e di sicurezza comune e la attua in qualità di mandatario del Consiglio. È responsabile delle relazioni esterne e del coordinamento degli altri aspetti dell’azione esterna dell’Unione. È altresì responsabile della politica di sicurezza e di difesa comune.
L’alto rappresentante viene nominato dal Consiglio europeo a maggioranza qualificata, con l’accordo del presidente della Commissione, per un mandato di cinque anni. Il Consiglio può porre fine al suo mandato mediante la medesima procedura.