A poche ore di distanza dal convincente successo della Juventus contro il Chievo, la Roma di Rudi Garcia si è aggiudicata l’anticipo serale della prima giornata di campionato contro la Fiorentina. Un confronto dominato dalla formazione di casa per tutti i 90′, condito dalla grande prestazione di Nainggolan.
All’Olimpico tante assenze “pesanti” nei due schieramenti titolari: tra i giallorossi out Maicon, Castan, Strootman e Balzaretti, mentre i toscani devono fare a meno di Marin, Mati Fernandez, Rossi, Cuadrado e Roncaglia. Garcia opta per il 4-3-3 con Iturbe, Manolas, Cole e Astori all’esordio. Montella decide di puntare su un modulo quasi speculare, un 4-3-2-1 nel quale non trovano spazio Pasqual e Aquilani che cedono il passo ad Alonso e Brillante.
Sotto gli occhi attentissimi del nuovo ct Antonio Conte, è la Roma a fare la partita nei primi 45′ di gioco. Il centrocampo giallorosso funziona alla perfezione con un Nainggolan ispiratissimo ed un Iturbe impeccabile nel ruolo di elastico tra linea mediana ed attacco. Gli ospiti sono troppo contratti, quasi assenti a cospetto di un avversario aggressivo e pericolosissimo sulle corsie esterne con Torosidis e l’imprendibile Gervinho.
La Roma passa meritatamente in vantaggio al 28′ con una buona azione costruita e finalizzata dall’ottimo Nainggolan che recupera palla servendo Gervinho. La freccia giallorossa scarica addosso a Neto, il portiere respinge e favorisce la conclusione vincente del numero 4 ex Cagliari. La Fiorentina è catatonica e Montella prova a dare una scossa sostituendo un impalpabile Brillante con lo sloveno Josip Ilicic. Poco cambia però, perché è ancora la squadra di casa ad andare vicino al raddoppio con le deliziose manovre offensive di Totti ed Iturbe.
Il secondo tempo si apre con le proteste della Roma che reclama per un rigore ai danni di Pjanic non fischiato dall’arbitro Guida. I giallorossi non si lasciano innervosire e iniziano a spingersi con sempre maggiore decisone alla ricerca della rete del 2-0. Gervinho è croce e delizia per Rudi Garcia, le sue sgroppate sulla fascia sono incontenibili e al contempo fumose. In due occasioni l’ivoriano si porta ad un passo dalla rete, ma la sua attitudine per i dribbling alla fine ha avuto la meglio sulla concretezza.
I viola si svegliano e il centrocampo inizia a carburare. Una grandiosa punizione di Ilicic mette alla prova De Sanctis che pochi minuti più tardi si ripete alla grande sulla conclusione di Babacar (sostituito al 65′ da Joaquin). Per Garcia e Montella è arrivato il momento di inserire forze fresche per il finale di gara: Florenzi rileva capitan Totti, mentre nella Fiorentina l’ex Aquilani prende il posto di un fumoso Vargas.
Gli ultimi minuti della gara diventano inevitabilmente nervosi ed intensi con continui capovolgimenti di fronte. La “Viola” si rende pericolosa prima con Rodriguez su assist di Ilicic e poi con lo stesso sloveno che si fa murare da un attento De Sanctis. Nel finale occasiosionissima per Ljajic che spara addosso ad Alonso, ma la sfida termina sul 2-0 grazie alla rete di Gervinho che dribbla tutti (portiere compreso) e deposita in rete chiudendo la gara.
Una risposta al dominio Juve arriva della Roma, autorevole e convincente contro un avversario sulla carta impegnativo, ma incapace di dare conferme sul campo. Benissimo Nainggolan, Iturbe ed il solito Gervinho. Male Brillante, Gomez e Vargas. Lo spettacolo della Serie A è iniziato.