Il nostro Paese vive una “recessione prolungata in condizioni che non sono più in grado di garantire competitività”. Con queste parole Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fiat, parla al Meeting di Rimini della crisi economica che ha colpito l’Italia e con cui sembra che ormai ci si sia abituati a vivere. “Saranno almeno dieci anni – dice – che dico che abbiamo bisogno di riforme e trasformazioni strutturali”.
Secondo Marchionne l’Italia “non sembra capace di reagire – secondo il manager per la Fiat – guardare un Paese immobile è qualcosa di inconcepibile”. Il numero uno del gruppo automobilistico spiega che dal 2010 a oggi”quello che non è cambiato è la misura della crisi che ha colpito l’Italia e l’Europa”.
Ma nonostante le parole dure Sergio Marchionne non sembra perdere fiducia nelle prospettive. “Riponiamo – afferma – massima fiducia nel governo. Il presidente Renzi ha di fronte un ruolo arduo e ingrato. Appare coraggioso e determinato a fare le riforme e io l’ho incoraggiato a proseguire l’intento riformatore senza curarsi degli attacchi”. Insieme al sostegno al premier arriva anche una nota nei confronti delle opposizioni: “Finora si è sempre scontrato con un muro di gomma. Risultati concreti se ne sono visti molto pochi, compromessi tanti”.