Centinaia di donne della minoranza yazidi e cristiane, sequestrate alcuni giorni fa nella zona di Mosul, sono da alcuni giorni nelle mani dei miliziani dell’Isis. Una foto twittata da Brigitte Gabriel, attivista araba libanese, mostra le umiliazioni a cui sono sottoposte: rinchiuse in una gabbia, velate integralmente, vengono portate in giro per i mercati cittadini per essere vendute come schiave, alla stregua di bestie al mercato agricolo.
Secondo quanto dichiara il Ministero dei Diritti umani iracheno, tutte hanno meno di 35 anni e sarebbero state rapite nella città di Sinjar, conquistata proprio dagli uomini dell’Isis. I miliziani si sarebbero divisi le ragazze nel campo di prigionia e poi le avrebbero costrette a indossare il velo integrale.
Il Papa, intanto, continua a seguire da vicino la drammatica situazione dei cristiani in Iraq. Nei giorni scorsi ha telefonato a un sacerdote iracheno, don Behnam Benoka, che lavora in un campo profughi ad Ankawa, nel nord del Paese. Don Behnam aveva fatto pervenire al Papa una lettera raccontando la situazione tragica in cui vivono centinaia di migliaia di cristiani. Bergoglio, commosso per la lettera, ha ribadito il suo pieno sostegno e la sua vicinanza ai cristiani perseguitati.
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Aspetto con ansia le parole che la Signora Boldrini, nota per le sue posizioni femministe, ci dirà per commentare questo ritorno alla barbarie islamica. oppure, in nome della accoglienza e della comprensione che si deve avere per gli islamisti, ci dirà che noi dobbiamo comprendere e accettare le regole dei barbari.