Dopo i due terribili incidenti che hanno segnato la storia della compagnia aerea Malaysia Airlines, adesso l’azienda rischia la bancarotta: sono 6 mila i lavoratori a rischio.
Aerei che decollano quasi vuoti, aree di imbarco deserti: sono queste le conseguenze della psicosi che si è diffusa a livello mondiale dopo le sconvolgenti tragedie di quest’anno che hanno coinvolto i passeggeri della compagnia malese.
Lo scorso 8 marzo nei cieli sopra l’Oceano Indiano si sono perse le tracce del boieng MH370 mentre viaggiava da Kuala Lumpur a Pechino con 239 passeggeri a bordo. Sono state inutili tutte le ricerche finora svolte: del velivolo si sono perse completamente le tracce.
Il 17 luglio scorso, invece, un jumbo della compagnia malese, il volo MH17, è precipitato sopra l’Ucraina, probabilmente abbattuto da un missile terra-aria lanciato dalla regione in mano ai separatisti filo-russi. Le vittime furono 282.
Adesso la Malaysia Airlines rischia la bancarotta. Le perdite registrate nel secondo trimestre ammontano a 97,2 milioni di dollari, raddoppiate rispetto a quelle dello stesso periodo dell’anno scorso, pari a circa 55 milioni di dollari. Il crollo delle prenotazioni pesa come una spada di Damocle.
La compagnia, che godeva di una buona reputazione in materia di sicurezza, si è ritrovata nell’occhio del ciclone e in moltissimi hanno cancellato le partenze e si sono rivolti ad altre compagnie.