È fuori pericolo Marika Russo, la 14enne ricoverato all’Ospedale Garibaldi di Catania dopo essere stata accoltellata dal padre Roberto. La sua prognosi rimane ancora riservata.
Marika non sa ancora che la sorella Laura, più piccola di lei di due anni è morta a seguito dell’aggressione del padre. Le è stato detto che si trova in un’altra stanza e nient’altro.
Marika ha iniziato a ricordare quella notte: l’aggressione nel sonno, le urla per cercare di svegliare i fratelli più grandi, la corsa degli zii al piano superiori della palazzina di San Giovanni la Punta, scenario della tragedia familiare. La ragazza ha iniziato a ricordare a seguito delle sedute con il neopsichiatra che la segue.
Dopo i primi momenti di comprensibile choc sembra che adesso Marika ricordi cosa sia successo e ha paura. Ha chiesto di poter ascoltare della musica perché non riesce a prendere sonno. Il ricordo di quella aggressione, tra le mura di casa, è ancora troppo forte.
Intanto il Gip di Catania, Flavia Panzano, accogliendo la richiesta del sostituto procuratore Agata Santonocito, ha convalidato il fermo, eseguito da carabinieri, di Roberto Russo, 47 anni. Il Gip, contestualmente, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei suoi confronti per omicidio e tentativo di omicidio aggravati. L’uomo, che ha anche tentato il suicidio ferendosi con un coltello all’addome, è ricoverato nel reparto ‘detenuti’ dell’ospedale Cannizzaro.