Riforma della scuola, il destino dei precari | Renzi e Giannini pronti a 120 mila assunzioni

di Alessia Bellomo

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Riforma della scuola, il destino dei precari | Renzi e Giannini pronti a 120 mila assunzioni

| mercoledì 27 Agosto 2014 - 10:07

L’asso nella manica di Matteo Renzi e Stefania Giannini è nascosto nel comparto supplenti: nella riforma della scuola potrebbero rientrare già da settembre 2015 120 mila assunzioni. Il premier e il ministro all’Istruzione vorrebbero trasformare i supplenti in nuovi assunti. Insomma il Miur prova a trasformare parte dei docenti supplenti in organico di funzione: assunti senza cattedra, a disposizione dei presidi di diverse scuole vicino al territorio.

In questo modo, fin quando la cattedra sarà disponibile, non cambierà il supplente di anno in anno e gli studenti potranno avere lo stesso prof, poi si potrà accedere ad altri posti. La decantata abolizione dei supplenti, annunciata lunedì dal ministro Giannini e rilanciato dal premier Renzi nell’incontro con i parlamentari del Pd potrebbe delinearsi in questo modo.

>LA SCHEDA – I punti della riforme della scuola

Lo scoglio principale da superare è quello dei sindacati, che potrebbe anche non essere ostili. Ma il loro giudizio sarà essenziale dato che sui troppi precari italiani pende il giudizio della Corte europea di Giustizia, dopo il ricorso del tribunale di Napoli. Una condanna costerebbe cara al governo che per le nuove assunzioni ovviamente dovrà affrontare la questione di costi e di risorse.

Al momento si tratta soltanto di rumors dai corridoi di Palazzo Chigi ma a dare il via alla corsa ai punti della riforma della scuola è stato il ministro Giannini stesso. Che ieri però non era presente al summit sulla scuola tra Renzi, il responsabile scuola del Pd Davide Faraone e il sottosegretario Roberto Reggi. Il premier vuole lasciare la sua impronta su quella che potrebbe essere la riforma più importante del suo governo.

 

 

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