Douglas McAuthur McCain, un afroamericano di 33 anni, originario di San Diego (California) è morto in Siria mentre combatteva tra le file dei jihadisti sunniti dello Stato Islamico (Is).
McCain aveva su Facebook un profilo con il nome “Duale thaslaveofallah”, con una biografia dove aveva scritto: “Prima di tutto c’è l’Islam”. Era arrivato in Siria passando dalla Turchia e aveva lui stesso annunciato che si sarebbe unito all’Is, fino a quando ha scritto: “Sono con i fratelli ora”.
In America si diffonde la preoccupazione per un fenomeno che da più parti è stato definito un “cancro”. Sale l’ansia per questi cittadini americani che decidono di combattere per i miliziani islamisti e per il rischio che tornino in patria per portare a termine attacchi terroristici.
“Estirpare la minaccia rappresentata dal ‘cancro’ dei jihadisti richiederà comunque tempo e non sarà facile”, ha detto il presidente Barack Obama assicurando che comunque “in Iraq non torneranno truppe americane. E sull’esecuzione di James Foley, il capo della Casa Bianca ha ribadito che “l’America non dimentica”, bisogna avere pazienza e “giustizia sarà fatta”.