Con la crisi che si estende in tutta la zona euro, colpendo Francia e Germania, c’è solo una soluzione: “L’Europa è a un bivio: o striscia nella deflazione e nella bassa crescita, oppure dà un colpo di reni e riparte, con le riforme strutturali e un consolidamento di bilancio growth friendly”. Parola di Pier Carlo Padoan che, intervistato dal Corriere dell Sera, non ha dubbi: “In un’area fortemente integrata come la zona euro, se un Paese importante fa le riforme ci sono ricadute pure sui Paesi vicini”.
Alla vigilia di un Consiglio dei ministri affollato di provvedimenti, il ministro dell’economia assicura: “La spending review è un’operazione altamente politica: si tratta di individuare le priorità e in un periodo di risorse limitate”, dice e rincara “In tutti i settori ci sono spazi per risparmiare. Gli obiettivo de tagli di spesa”, tuttavia “terranno conto del quadro economico peggiorato”. Poi aggiunge: “Nella ricerca dell’efficienza si possono mettere in discussione anche posizioni acquisite”.
Insomma, con il patto di stabilità alle porte, la spending review “sarà lo strumento guida nella formulazione” della legge. Ma Padoan non ha dubbi sul pareggio di bilancio: “Il vincolo 3% nel rapporto tra il deficit e il Pil sarà assolutamente rispettato”.