Un sistema operativo “proprietario” del governo cinese per contrastare il monopolio informatico di Microsoft, Apple e Google: “Speriamo di lanciare un sistema operativo desktop di fabbricazione cinese entro ottobre”, ha dichiarato all’agenzia di stampa Xinhua Ni Guangnan, il direttore del gruppo di sviluppo dell’OS nato a marzo alla Chinese Academy of Engineering.
Il ricercatore ha spiegato che già entro due anni la Cina potrebbe avere il suo sistema operativo per computer, mentre potrebbero volerci tra i tre e i cinque anni per quello destinato a smartphone e tablet.
L’impulso allo sviluppo di un “Windows made in China” è nato dal divieto dello scorso maggio di utilizzare Windows 8 sui computer impiegati per l’uso governativo e statale: lo scorso luglio infatti, le autorità cinesi avevano confermato l’avvio di un’inchiesta “anti-monopolio” nei confronti di Microsoft, volto al contrastare il dominio dell’azienda informatica nel territorio cinese, dove il sistema operativo detiene una quota di mercato del 95%.
“La speranza è quella di lanciare un sistema operativo desktop di fabbricazione cinese entro ottobre – ha proseguito Guangnan – Ci sono ancora problemi nel programma, tra cui la mancanza di fondi per la ricerca e troppi sviluppatori che tirano in direzioni diverse. La Cina ha più di una dozzina di sviluppatori di OS mobili senza diritti di proprietà intellettuale, perché la loro ricerca si basa su Android”.
Per Huatai Securities la sostituzione dei sistemi operativi stranieri con uno “governativo” richiederà comunque molto tempo, partendo in primo luogo dal settore governativo e solo successivamente estendolo ai campi di utilizzo commerciale e civile.