Quasi un film dell’orrore la vicenda andata in scena questa mattina a Roma, nel quartiere Eur. Una donna, Oksana Martseniuk, è stata uccisa a coltellate da un uomo in via Birmania. Quando gli agenti della polizia sono arrivati, l’assassino era ancora in casa con una mannaia in mano. L’uomo ha provato ad aggredire i poliziotti che a quel punto hanno fatto fuoco.
Ad avvertire le forze dell’ordine, i vicini che hanno sentito grida e confusione provenire dal villino della tragedia. Quando gli agenti sono arrivati hanno trovato l’abitazione chiusa. Una volta entrati, hanno trovato una cantina chiusa e del sangue sulla porta. Una volta sfondata l’entrata, hanno scoperto il cadavere della donna colpita con molte coltellate e decapitata, in un lago di sangue. Lì dentro, come se fosse un film horror, l’assassino vestito con abiti paramilitari e una maschera antigas sul viso si è scagliato contro gli agenti.
L’assassino è stato trasportato da un’ambulanza all’ospedale Sant’Eugenio ma è morto. Adesso si indaga per scoprire i motivi della sconvolgente violenza che sembra l’ennesimo omicidio estivo di una donna ancora non ha spiegazione. Lui era di origini italiane, 35 anni. Lei era ucraina di 42 anni, domestica dell’abitazione.