Un’altra tragedia familiare inspiegabile in Italia. Stavolta la vicenda ha avuto luogo a San Giovanni La Punta, nel Catanese. La follia omicida si è impossessata di Roberto Russo, disoccupato e in crisi con la moglie. L’uomo ha accoltellato due delle sue figlie, uccidendo Laura, la piccola di 12 anni. Marica è in gravi condizioni, così come il padre stesso, che ha provato a suicidarsi colpendosi all’addome.
Ferito anche Andrea, il figlio 22enne lanciatosi nella stanza delle sorelle per proteggerle. Un risveglio sconvolgente quello di via della Regione 142 a San Giovanni la Punta.”Una cosa inimmaginabile, lui era così innamorato della sua famiglia e dei suoi figli”, dicono i vicini, attoniti.
Una donna incredula vede i carabinieri e chiede cosa sia successo: “Non è possibile – dice prima di andare via – amava le sue figlie…” Quella dell’ex operaio da due anni disoccupato è definita “una famiglia tranquilla, gentile, cortese”. Nessuno sapeva del momento di crisi tra moglie e marito e che la donna da giorni fosse andata via di casa. Nel palazzo di via della Regione 142, a San Giovanni la Punta, abitano diversi familiari dell’uomo. L’edificio è vigilato da carabinieri.
“Non ci posso credere…”. È scosso e sconvolto il titolare di una rivendita di frutta e verdura vicino casa Russo, che “conosceva da 40 anni”. “Era una persona per bene – aggiunge parlando con i giornalisti – aveva avuto problemi perché due anni fa aveva perso il posto di lavoro dal momento che la società per cui lavorava aveva chiuso”. Per questo il titolare della rivendita di frutta e verdura gli aveva fatto fare dei lavoretti in negozio: una riparazione all’impianto elettrico, perché, spiega, “era uno che sapeva fare tante cose ed era disponibile”. Anche per il fruttivendolo, che lo conosceva da decenni, “non c’erano segnali che potessero fare prevedere una tragedia del genere”.