Barack Obama ci aveva provato a salvare James Foley e gli altri ostaggi statunitensi nelle mani dell’Isis. Gli Usa “questa estate hanno condotto un’operazione per liberare alcuni ostaggi americani detenuti in Siria” dall’Isis, rivela il portavoce del Pentagono, ammiraglio John Kirby, ma “sfortunatamente, la missione non ha avuto successo: gli ostaggi non erano presenti nel luogo preso di mira”. All’operazione hanno partecipato forze aeree terrestri.
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“Di recente, il presidente aveva autorizzato un’operazione per cercare di salvare cittadini americani che sono stati rapiti in Siria da Isil – ha raccontato l’alto funzionario dell’antiterrorismo e della sicurezza del territorio degli Usa, Lisa Monaco. – L’operazione scattò perché i consiglieri di sicurezza nazionale avevano giudicato che questi ostaggi erano in pericolo ogni giorno che passava e rimanevano nella mani di Isil”.
“L’amministrazione aveva ricevuto quelle che riteneva “sufficienti informazioni di intelligence” e alla prima opportunità ha dato l’ordine di agire. Ma “la missione alla fine è fallita perché gli ostaggi non erano presenti”.