Il video “Messaggio all’America” ha sconvolto il mondo intero immortalando in modo crudo e sconvolgente la morte del reporter Usa James “Jim” Foley. Quelle immagini adesso “devono” scomparire dalla rete. A chiederlo è la Casa Bianca, e subito Youtube e Twitter rimuovono il video della decapitazione di Foley. Ma le immagini hanno viaggiato su Youtube abbastanza da essere diffuse, nonostante la rimozione.
Twitter sta sospendendo tutti gli account che rilasciano il link con il video integrale. In più, i parenti di Jim potrebbero chiedere la rimozione di tutte le immagini relative al reporter ucciso dagli jihadisti dell’Isis. Al momento però la famiglia Foley ha parole soltanto per Jim: “Ringraziamo Jim di tutta la felicità che ci ha dato. Era un figlio, fratello, giornalista e una persona straordinaria”, ha scritto Diane, la madre di Jim, su Facebook: “Non siamo mai stati così orgogliosi di nostro figlio. Ha dato la sua vita per far conoscere al mondo la sofferenza del popolo siriano”.
L’uomo che ha ucciso il reporter, decapitandolo con un coltello, era completamente vestito di nero, con il volto coperto. L’unico “segno” identificato è la voce con cui minaccia: “Uccideremo ancora”. Un accento inconfondibilmente inglese, tanto da convincere il primo ministro britannico David Cameron a tornare dalle vacanze in Portogallo. L’accento inglese del boia di James Foley è un indizio. Del resto, da tempo ormai c’è un flusso di cittadini britannici che volano in Siria e ora in Iraq per combattere al fianco delle organizzazioni estremiste.