Mentre gli occhi del mondo sono puntati sull’Iraq, a Gaza va in scena la tragedia il cui copione sempre scritto e riscritto. Israele ha attaccato la casa del capo militare di Hamas Mohammed Deif, col risultato di ucciderne la moglie e il figlio. Migliaia di palestinesi sono scesi in piazza per marciare per le proprie vittime e intanto Hamas annuncia immediata rappresaglia: “Colpiremo sistematicamente l’aeroporto di Tel Aviv”.
L’esercito israeliano intanto ha detto di aver compiuto circa 60 raid aerei contro obiettivi terroristici. Il premier israeliano Netanyahu come sempre alza voce: “Continueremo fino a quando il pericolo non sarà passato”. Deif però, l’obiettivo di uno dei raid, è vivo. A confermarlo è il portavoce di Amas Abu Zuhri: “Non si trovava sul posto quando è stato bombardato”. La casa del leader di Hamas è stata rasa al suolo. Due adolescenti di 16 e 11 anni sono stati uccisi invece in un raid a Deir al-Balah.
L’avvertimento di Hamas è per le compagnie internazionali di volo. Il portavoce del braccio armato Abu Obeida ha chiarito che il movimento palestinese ha intenzione di attaccare l’aeroporto di Tel Aviv.