“Ci aspettiamo una crescita molto inferiore” al previsto per il 2014. Il ministro del Tesoro Pier Carlo Padoan, intervistato da Bbc4, non nega che la prossima revisione delle stime del Governo sarà al ribasso. “Le riforme sono efficaci sulla crescita, ma ci vuole tempo”, spiega.
La scarsa crescita, aggiunge Padoan, “non è dovuta al fatto che le riforme non sono state fatte, ma è un problema di lungo termine. Sono più che sicuro che porteranno benefici nei prossimi due anni. Risentiamoci tra diciotto mesi”.
“Adesso – insinua però il ministro, alludendo al possibile ruolo della Banca centrale europea nella situazione attuale – è necessario che “tutti gli attori in campo facciano la loro parte, compresa la Bce che deve dare una spinta all’inflazione per riportarla vicina al 2%”.
In merito a un possibile negoziato segreto di Roma con l’Ue per una maggiore flessibilità e la riduzione di alcuni parametri del fiscal compact, Simon O’Connor, portavoce del commissario Ue per gli Affari economici Olli Rehn, ha dichiarato soltanto: “Non commentiamo questa congettura. Lo stato delle finanze pubbliche sarà analizzato in autunno”.