Il genio di José Saramago rivivrà nella sua grande opera incompiuta “Alabarde Alabarde”. A quattro anni dalla sua scomparsa, il 27 agosto arriverà nelle librerie italiane l’ultima fatica letteraria dello scrittore, giornalista e poeta portoghese.
“Alabarde Alabarde” è un romanzo sull’industria, il traffico e il sabotaggio d’armi che il premio Nobel per la letteratura non riuscì mai a completare. Un’opera inedita che nella versione italiana della Feltrinelli sarà corredata da uno scritto di Roberto Saviano e dalle illustrazioni di Gunter Grass.
Saramago ha voluto sviscerare il delicato rapporto che tiene insieme le armi, la guerra, l’economia, l’individuo e la politica. Temi scottanti, che nella sua vecchiaia sentiva di dovere trattare ed analizzare con maggiore attenzione.
Personaggio amato e odiato visceralmente Saramago, costretto persino a lasciare il suo Portogallo per ritirarsi, dopo le asprissime polemiche mossegli contro dalla comunità cattolica internazionale, nelle isole Canarie.
Antisemitismo, blasfemia, iberismo e persino antiberlusconismo sono solo alcune delle accuse rivolte al genio di Azinhaga. Un uomo, ancor prima che artista, libero e mai prono al conformismo. Adesso c’è “Alabarde Alabarde”, altra grande opera che sicuramente farà ancora discutere nel bene e nel male.