È sempre meno probabile il piano di evacuazione della comunità yazida rifugiata sulle montagne intorno a Sinjar visto che gli osservatori militari americani giunti sul posto hanno constato che le loro condizioni non sono gravi quanto temuto in un primo momento. Lo ha detto il portavoce del Pentagono, ammiraglio John Kirby. “Sulla base di questa valutazione – ha detto l’ammiraglio Kirby – si ritiene che la missione di evacuazione sia molto meno probabile”.
Gli Stati Uniti però continueranno a fornire aiuti umanitari. Grazie a questi ultimi, ai raid aerei americani contro le postazioni dei jihadisti dello stato islamico dell’Iraq e agli sforzi dei miliziani curdi Peshmerga, “molti yazidi sono riusciti a fuggire nelle scorse notti. Coloro che sono rimasti sono in condizioni migliori rispetto a quanto calcolato in precedenza e continuano ad avere accesso ai viveri e all’acqua lanciati di cargo americani”.
Intanto un alto responsabile dell’Isis ha confermato alla Cnn che i jihadisti tengono prigionieri almeno 100 fra donne e bambini yazidi. Sono stati rapiti una settimana fa a Sinjar quando i combattenti sono entrati, “uccidendo un alto numero di uomini”. “Posso confermare che sono stati portati a Mosul e li convertiremo all’islam”, ha aggiunto.