Un razzo caduto sulla parte egiziana di Rafah, al Sud della Striscia di Gaza, ha colpito una casa uccidendo una bimba di soli 5 anni. Lo riferisce l’agenzia Mena. Altre due persone sono rimaste ferite: secondo alcuni testimoni, si tratterebbe di altri due bambini.
E mentre arriva in extremis una nuova tregua per Gaza, stavolta di 5 giorni, dalla Striscia erano ripartiti i razzi. I primi, almeno tre, lanciati a poche ore dal termine del cessate il fuoco di 72 ore che scadeva ier isera. Gli altri – anticipati dal suono delle sirene d’allarme nel sud di Israele – mentre dal Cairo arrivava la conferma della nuova intesa ‘strappata’ dall’Egitto mediatore a israeliani e palestinesi, confermato alla fine anche dalle parti, che ora resta legato alla prova dei fatti.
“I terroristi di Gaza hanno rotto la tregua”, aveva scritto in un tweet, due ore prima della scadenza del cessate il fuoco di 72 ore, il portavoce militare israeliano, annunciando tra l’altro la ripresa dei sorvoli di droni su Gaza. Testimoni palestinesi parlano di raid nella parte nord della Striscia.
Intanto, l’Egitto, che con la bambina di 5 anni morta diventa più direttamente coinvolto, prosegue nella sua opera di pacificazione del territorio conteso da Israele e Palestina, mediati dai diplomatici egiziani tramite incontri “in stanze separate” con i delegati delle due fazioni.
Ieri, l’incidente più grave si è verificato a Beit Lahiya, nel nord della Striscia. Il fotoreporter, Simone Camilli, ha perso la vita insieme con il suo traduttore e altri tre palestinesi.