La salma di Simone Camilli torna in Italia. Il reporter italiano ucciso ieri a Gaza mentre filmava il disinnesco di un missile israeliano inesploso, poi deflagrato, nel suo ultimo viaggio è accompagnato dai genitori e dalla sorella: da Tel Aviv un volo di Stato li ha portati a Ciampino.
I familiari del reporter italiano sono arrivati la scorsa notte all’ospedale St. Joseph di Gerusalemme: la salma di Camilli era arrivata lì nella mattina, insieme a quella dei cinque palestinesi uccisi nell’esplosione. “La morte di Simone, come quella delle altre vittime dell’esplosione e dei numerosi civili di ogni età e nazionalità quotidianamente coinvolti dalla violenza bellica in Medio Oriente, deve costituire un ulteriore monito alle parti in conflitto e a tutti noi affinché ci si impegni per un’immediata e definitiva cessazione delle ostilità”, ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
“A pochi mesi dall’uccisione in Ucraina di Andrea Rocchelli“, ha continuato Napolitano “l’Italia si trova di nuovo a piangere la scomparsa di un suo giovane cittadino e operatore dell’informazione partito per svolgere un servizio all’opinione pubblica testimoniando le atrocità della guerra”.
I funerali del videoreporter saranno celebrati alle 18 del 15 agosto nella cattedrale di Pitigliano. Alle 21 e 30 della vigilia di Ferragosto la preghiera a sostegno dei familiari del giovane che stava realizzando un servizio per l’Associated Press quando l’esplosione della bomba l’ha ucciso.