Non va bene l’economia europea. E a soffrire, per la prima volta dal 2012, è anche la Germania di Angela Merkel. Niente crescita anche in Francia dove il Pil nel secondo trimestre 2014 risulta invariato rispetto al trimestre precedente.
Il Pil tedesco arretra dello 0,2% nel secondo trimestre 2014 rispetto al trimestre precedente. Il dato è peggiore delle attese che indicavano una possibile flessione del -0,1%. La crescita del primo trimestre rispetto all’ultimo del 2013 è stata rivista dal +0,8 al +0,7%. Con il dato del secondo trimestre diffuso oggi dall’istituto di statistica tedesco l’economia in Germania arretra per la prima volta dal 2012.
Anche il dato relativo all’economia francese risulta peggiore delle aspettative, che indicavano infatti una possibile crescita dello 0,1%. A Parigi invece è rimasto tutto fermo.
Gli economisti degli istituti di ricerca della Bce hanno rivisto al ribasso, all’1% (dall’1,1%), le previsioni per la crescita dell’Eurozona nel 2014, lasciandole invariate a 1,5% per il 2015.
“Le riforme strutturali – scrive la Bce – dovrebbero mirare innanzitutto a promuovere gli investimenti e la creazione di posti di lavoro”, e i Paesi dell’Eurozona dovrebbero “procedere in linea con il Patto di stabilità e crescita senza vanificare i progressi conseguiti”, risanando i bilanci “in modo da favorire l’espansione economica”.