È Maryam Mirzakhani la vincitrice del Fields Medal, l’equivalente del Premio Nobel per la matematica assegnato dall’Assemblea Generale dell’unione matematica internazionale. Dal 1936 il riconoscimento viene assegnato ogni quattro anni. Ma Maryam Mirzakhani non solo è la prima cittadina iraniana ad aggiudicarsi la Medaglia Fields, ma è soprattutto la prima donna a vincere questo importantissimo premio.
Nata a Teheran 37 anni fa, si è laureata ad Harvard ed è docente alla Stanford University in California. Mirzakhani è una dei quattro che saranno premiati dal Congresso internazionale dei matematici a Seul, in Corea del Sud. Gli altri premiati sono: Artur Avila, ricercatore presso il Centro nazionale di ricerca scientifica della Francia, Manjul Bhargava della Princeton University in New Jersey e Martin Hairer della University of Warwick in Gran Bretagna.
In particolare le motivazioni dell’assegnazione del riconoscimento riportano che la docente è “abile nel maneggiare diverse tecniche e culture matematiche, quest’ultima è riuscita a combinare le proprie capacità con una coraggiosa ambizione e una curiosità profonda”.
La Mirzakhani ha commentato il suo risultato affermando: “Sarei felice se desse coraggio alle giovani scienziate e alle matematiche. Sono sicura che ci saranno altre donne che vinceranno questo tipo di premi nei prossimi anni”.
Un’affermazione rilanciata dal capo della delegazione italiana a Seoul Elisabetta Strickland: “Per me è una gioia enorme: si tratta di un risultato fondamentale. Era difficile che rispettasse tutti i requisiti per il premio però i tempi erano maturi”.
“Oggi come oggi – aggiunge Strickland – nel campo – della matematica ci sono scienziate formidabili. Ormai, le donne si sono dimostrate assolutamente equivalenti agli uomini in quanto a capacità creativa nella scienza. Equivalenti ma diverse, naturalmente: il cervello della donna non è uguale a quello dell’uomo, ma sommando tutte le funzioni, potremmo dire che risultano algebricamente equivalenti. La Mirzakhani premiata oggi, che ha avuto il coraggio di prendere e partire e andare all’estero, è un altro esempio di totale equivalenza”.