Le affermazioni discriminatorie nei confronti dei gay sono costate una condanna per discriminazione all’avvocato Carlo Taormina. Il legale aveva pronunciato queste frasi discriminatorie lo scorso 16 ottobre durante la trasmissione di Giuseppe Cruciani, la Zanzara, su Radio24. La sentenza è stata emessa dal giudice , Monica Bertoncini, che ha ordinato a Taormina “a titolo di risarcimento del danno” ul pagamento di diecimila euro in favore dell’associazione Avvocatura per i diritti Lgbt-Rete LLenford che aveva presentato il ricorso contro Carlo Taormina.
Taormina aveva sostenuto di non volere assumere gay all’interno del suo studio legale e definendoli “contro natura”. Il giudice nell’ordinanza ha dichiarato “Il carattere discriminatorio del comportamento tenuto da Carlo Taormina per aver più volte affermato nel corso dell’intervista radiofonica di non voler assumere nel proprio studio persone omosessuali”. Inoltre Taormina è stato costretto, oltre al pagamento del risarcimento e delle spese processuali, alla “pubblicazione, a sue spese, di un estratto del provvedimento in formato idoneo a garantirne adeguata pubblicità”.
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Allucinanti le affermazioni di Taormina, ma assurda una condanna di questo tipo per delle semplici affermazioni, orami siamo al processo delle intenzioni, non serve neppure avvenga concretamente un fatto.
Meglio non dire in giro "io ucciderei per un buon gelato" che viengono ad arrestarti per tentato omicidio, magari del gelataio
chiariamo che le affermazioni di Taormina non sono ne assurde ne non condivisibili, è nel suo diritto scegliere se assumere o non assumere nel suo studio uomini o donne, rosse o more, omosessuali o normali, ed è nelle parole stesse che l' omosessualità è contro natura.