Il docente che non ti aspetti. Una lezione che sta già facendo infuriare il web e scatenando un vero e proprio caso mediatico che ha coinvolto anche le istituzioni.
A tenere un intervento sul tema della “gestione del panico” agli studenti della facoltà di Medicina a La Sapienza di Roma è stato l’ex comandante della Costa Concordia Francesco Schettino. Non una Lectio magistralis, come inizialmente era stato riportato, ma un breve discorso di una quindicina di minuti durante il seminario “Dalla scena del crimine al profiling” organizzato dal Centro sperimentale cineteatrale di criminologia nell’ambito del Master in Scienze criminologiche e psicopatologico-forensi della facoltà.
“Sono qui perché sono un esperto, ho navigato in tutti i mari del mondo e so cosa comportarsi e come reagire” avrebbe detto Schettino il 5 luglio scorso. Il seminario, che si è tenuto al Circolo Aeronautica, a due passi dalla sede dell’università, era dedicato alla tragedia del Giglio. Prima dell’intervento dell’ex comandante c’era stata una sessione dedicata al giornalismo investigativo e poi agli studenti era stata mostrata una ricostruzione in 3D del naufragio. Subito dopo il video, Schettino ha raccontato la sua versione.
Nel suo intervento Schettino ha detto che è stato lui ad evitare una tragedia peggiore paragonando il disastro della Concordia all’attacco dell’11 settembre: “Come mai durante l’attentato alle Torri Gemelle, c’erano persone che si lanciavano dalle finestre e durante il naufragio della Concordia nessuno fece un gesto del genere?”.
L’indignazione si è manifestata nel giro di qualche minuto. Tra questi anche il rettore dell’università, Luigi Frati: “La libertà accademica non può essere irresponsabilità, prendiamo le distanze” si legge in un tweet dall’Università. Ateneo che a Schettino ha anche rilasciato un diploma per il suo intervento. E il docente che ha invitato Schettino, il professor Mastronardi, è stato deferito al Comitato Etico.
Sulla vicenda è intervenuto anche il ministro Giannini che in una nota ha scritto: “L’autonomia universitaria non può essere declinata in spregio alle famiglie delle vittime della tragedia della Concordia che rappresenta ancora una ferita aperta per questo Paese”.
“Non si può certo pensare di rendere più attrattivi Master – continua il ministro – e seminari sfruttando l’onda mediatica perché si tratta di un atteggiamento che non fa onore alla nostra Accademia. Le nostre Università devono continuare a essere luoghi in cui si trasmettono il sapere, la dottrina e il metodo e non dove si produce spettacolarizzazione”.