Il capo della Formula 1, Bernie Ecclestone, non sconterà nessuna pena detentiva in seguito alla condanna per corruzione. La Procura di Monaco di Baviera ha accolto le proposte della difesa, Ecclestone dovrà corrispondere 100 milioni di dollari (circa 76 milioni di euro) per ottenere l’archiviazione del caso e la piena riabilitazione.
L’ottantaseienne aveva corrotto l’ex presidente della banca BayernLb, Gerhard Gribkowsky, con una tangente di 44 milioni di dollari. L’età avanzata dell’imputato e le consistenti disponibilità economiche hanno convinto i giudici tedeschi a graziare Ecclestone, permettendogli di ritornare a guidare la Formula 1 da capo indiscusso.
“I fondi sarebbero versati velocemente?”, ha chiesto il giudice rivolgendosi direttamente al banco degli imputati dove sedeva Ecclestone. “Si”, la risposta dell’imprenditore britannico, che si è anche impegnato a versare l’intera cifra entro la settimana.
Inevitabili le critiche nei confronti dei giudici, accusati di eccessiva apertura nei confronti dell’ex pilota. La lunga durata della pena, l’età dell’imputato e diverse altre circostanze attenuanti hanno influito, affermano da Monaco. “Un atto dovuto che nulla a che fare con l’acquisto della libertà” – dichiara il suo legale Sven Thomas – “Ho la sensazione che sia sollevato, e ho molto rispetto per la tenuta dimostrata in questo processo”.