Nel giorno dell’indignazione contro l’Università La Sapienza, con il seminario a cui ha partecipato Francesco Schettino, dal relitto della Concordia riemerge il teschio di una delle vittime. I vigili del fuoco hanno immediatamente informato la procura di Genova del ritrovamento: il pm Federico Manotti ha disposto il sequestro dei resti per individuare il dna e stabilire a chi appartiene.
Il teschio potrebbe appartenere a Russel Rebello, l’ultima vittima del naufragio di cui non è mai stato trovato il corpo: il teschio si trovava sul Ponte 3 della Concordia. I familiari della vittima sono stati avvertiti, ma i resti ossei potrebbero appartenere anche a Maria Grazia Trecarichi, la vittima siciliana i cui resti furono ritrovati mesi fa senza però le ossa della testa. Anche i familiari della donna sono stati avvertiti. Franco Gabrielli ha confermato che “non si può escludere che i resti possano appartenere a lei”.
Il pm Manotti intanto ha messo a disposizione l’Istituto di medicina legale dell’ospedale San Martino di Genova: un medico stabilirà dalle fattezze dei resti umani se appartengono a una donna o a un uomo.