“Non è accettabile che venga pronunciata un’orazione di chiaro tenore antisemita, contenente espliciti incitamenti alla violenza e all’odio religioso”: con queste parole il ministro dell’interno Angelino Alfano ha commentato l’invettiva contro gli ebrei dello sceicco Abd Al Barr Al Rawdhi nella moschea di San Donà di Piave, Venezia, in occasione della preghiera di un venerdì di fine luglio.
Memri TV, un centro di ricerca filo-israeliano basato a Washington, aveva pubblicato un filmato in cui lo sceicco, durante il sermone, pronunciava le parole “Oh Allah, contali uno a uno e uccidili fino all’ultimo”.
Alfano, in seguito alla polemica scaturita dal video, ha disposto l’immediata espulsione dell’imam della moschea di San Donà di Piave, il marocchino Raoudi Aldelbar, per “grave turbamento dell’ordine pubblico e pericolo per la sicurezza nazionale e discriminazione per motivi religiosi”.
“La mia decisione – ha proseguito il ministro – valga da monito per tutti coloro che pensano che in Italia si possa predicare odio”.