Il virus Ebola non smette di far paura e adesso arriva un nuovo allarme negli Usa. Una cittadina americana dopo un recente viaggio nell’Africa occidentale è stata ricoverata in un ospedale di Columbus, nell’Ohio, perchè si sospetta abbia contratto il virus. Il nuovo ricovero dopo lo sbarco ad Atlanta del secondo paziente americano contagiato. Si tratta di Nancy Writebol, l’infermiera volontaria che arriva dalla Liberia e sarà ricoverata all’Emory University Hospital di Atlanta. Lo stesso ospedale che sta curando da due giorni, in isolamento, il medico volontario Kent Brantly.
Intanto domani a Ginevra si terrà il summit del Comitato di Emergenza istituito dall’Oms per affrontare l’epidemia di Ebola. In questa sede si dovrà decidere se inserire la malattia nella lista delle ‘emergenza di salute pubblica di livello internazionale’. Il meeting, secondo quanto riferito dall’Onu dovrebbe durare due giorni. Lo status finora è stato adottato solo per la pandemia del 2009 dell’influenza A, la cosiddetta ‘suina’, e poche settimane fa per la polio. “Se il comitato riterrà necessario dichiararlo – si legge nel comunicato – saranno raccomandate misure aggiuntive per ridurre i rischi di diffusione”.
E il ministro della Salute Beatrice Lorenzin torna a ribadire che nel nostro Paese non c’è nessun rischio: “Non c’è alcun pericolo in relazione al virus Ebola e non ci devono esser forme di psicosi, bensì forme di allerta che tutti i paesi hanno attivato e l’Italia per prima, a partire da posti, aeroporti e luoghi di fruizione turistica” ha spiegato a margine di un convegno organizzato da Ncd sul Patto per la Salute.”Anche qualora giungessero – ha concluso Lorenzin – va detto che in Italia sono in atto da oltre un mese controlli che vengono effettuati già in mare a bordo delle navi. Dunque, il rischio remoto fa parte della casistica, ma in Occidente è estremamente difficile che il virus Ebola possa arrivare”.
E già aumentano le misure di sicurezza. British Airways ha stabilito la sospensione fino al 31 agosto di tutti i voli per Liberia e Sierra Leone, che figurano tra i i paesi più colpiti dall’epidemia. In un comunicato diffuso dalla compagnia aerea le motivazioni della decisione: “Abbiamo temporaneamente sospeso i nostri voli da e per Liberia e Sierra Leone fino al 31 agosto in seguito al deteriorarsi della situazione di salute pubblica in entrambi i paesi”.
L’Unità di Crisi della Farnesina, in collaborazione con le ambasciate italiane ad Abidjan e a Dakar, ha diffuso e-mail di allerta con consigli da seguire per gli italiani che si trovano nei paesi afflitti dalla malattia. Lo comunica una nota del Ministero degli Esteri. Informazioni utili sui paesi più esposti al fenomeno si trovano sul sito istituzionale www.viaggiaresicuri.it.