L’effetto del bonus da 80 euro “è quasi invisibile” e i consumi restano fermi: secondo Confcommercio, a giugno le vendite al dettaglio sono cresciute dello 0,4% rispetto al 2013 e dello 0,1% rispetto a maggio.
“È troppo poco rispetto alle attese – dice Confcommercio – sono segnali positivi, ma straordinariamente deboli e insufficienti per affermare che la domanda delle famiglie sia giunta ad un incoraggiante punto di svolta. Allo stato attuale – prosegue – si conferma il permanere di un quadro economico privo di una precisa direzione di marcia, situazione che dopo un lungo ed eccezionale periodo recessivo non può non preoccupare molto”.
Secondo l’indicatore consumi di Confcommercio per il mese di giugno, “la cautela nell’interpretare i dati deriva anche dal peggioramento registrato a luglio proprio dal clima di fiducia delle famiglie, il secondo consecutivo, sintomo del permanere di uno stato di disagio caratterizzato dalla dominanza dell’incertezza per il futuro rispetto agli effetti reali di un maggior reddito disponibile”.
La domanda di servizi ha registrato una crescita dell’1% , mentre la spesa per i beni non ha registrato praticamente alcuna variazione, rimanendo sugli stessi livelli dello scorso anno. Variazioni positive si rilevano invece per la spesa reale in beni e sevizi per la comunicazione, con un incremento del 3,8% a giugno.