Gli agenti del Commissariato San Lorenzo di Roma hanno disposto la chiusura per 30 giorni di un internet point gestito da bengalesi che era diventata una vera e propria base logistica dello spaccio per i pusher della zona.
Approfittando della tolleranza del titolare dell’attività, alcuni spacciatori, tendenzialmente nordafricani, avevano iniziato a usare il locale come luogo di spaccio e come nascondiglio: attraverso i servizi di appostamento, i poliziotti hanno accertato che i pusher simulavano di usufruire dei servizi offerti dal locale per sfuggire ai controlli delle forze dell’ordine.
Negli ultimi mesi sono stati 12 gli arresti per spaccio di droga effettuati dalla polizia proprio nei pressi dell’internet point.