Arriva il piano di salvataggio per Banco Espirito Santo, principale istituto di credito del Portogallo. Ad annunciarlo, ieri sera, il governatore del Banco de Portugal, banca centrale del Paese. Lo Stato ha infine stabilito di investire 4,4 miliardi di euro nella banca in balìa da mesi di una crisi finanziaria. Il titolo Bes è stato sospeso venerdì alla Borsa di Lisbona dopo aver perso quasi il 75% in una settimana.
Secondo quanto trapela il nuovo istituto sarà dotato di un capitale sociale di 4,9 miliardi di euro. Di questi 4,4 saranno presi dal fondo di 12 miliardi stanziati per la ricapitalizzazione delle banche. Le attività tossiche di Bes finiranno all’interno di una bad bank, mentre quelle sane confluiranno in una nuova banca che prenderà il nome di Novo Banco. Inoltre 500 milioni di euro saranno erogati dal Fondo per la risoluzione delle banche nell’ambito del piano di salvataggio del Portogallo.
Ma non finisce qui. Il governo portoghese ha fatto sapere che gli azionisti ed i creditori non privilegiati di Bes saranno chiamati ad “assumersi le perdite”. La bad bank resterà quindi nelle mani degli azionisti, che rischiano di essere fortemente penalizzati. In virtù delle nuove regole europee, gli azionisti ed i creditori non privilegiati sono chiamati per primi a mettere mano al portafoglio prima che una banca possa chiedere un aiuto di Stato.
Nel caso del Portogallo si tratta del primo test delle nuove regole transitorie in vigore in attesa della costituzione nel 2016 dell’unione bancaria europea, volte ad evitare che i contribuenti paghino per le banche.