Mentre Israele ritira il grosso delle sue forse, il conflitto a Gaza continua: 10 morti palestinesi davanti al cancello principale di una scuola dell’agenzia dei rifugiati Onu a Rafah. Ancora un razzo israeliano che si rivela mortale: il coro di sdegno si lava compatto. Gli Stati Uniti si sono detti “scioccati” per quanto successo, lanciando il monito “Israele deve fare di più per evitare le vittime civili”.
Anche l’Onu alza la voce, con il segretario generale Ban Ki Moon che ha sottolineato che Israele è a conoscenza della posizione delle strutture della Nazioni Unite. Ban Ki Moon ha definito il bombardamento “un atto criminale” su cui indagare “rapidamente”.
Israele dal suo canto si scusa ma spiega di aver colpito “tre terroristi della Jihad islamica su un motociclo”. Le vittime palestinesi in quattro settimane di conflitto tra Israele e Hamas sono più di 1.800.
Israele intanto ha attuato una tregua umanitaria che dovrebbe durare sette ore a Gaza: secondo l’agenzia palestinese Màan, il cessate il fuoco sarà applicato dalle 10 ora locale sull’intera Striscia tranne che nell’area est di Rafah. Pur ricordando che Israele non ammette attacchi.
Secondo i media israeliani intanto, la polizia di Gerusalemme ha arrestato nella notte 12 persone sospettate di essere coinvolte nelle rivolte dei giovani arabi degli scorsi giorni.