Papa Francesco parla dei poveri, dei loro bisogni e delle urgenze che affliggono i poveri di tutto il mondo e che non sono paragonabili, invece, con quelle di chia ha di che mangiare e vestirsi. Papa Francesco durante l’Angelus ha invitato i fedeli a “anteporre le necessità dei poveri alle nostre. Secondo il Pontefice i poveri non sono soltanto privi del cibo. Per “il Papa che viene dalla fine del mondo” l’impossibilità di accedere all’educazione ed alla sanità è uno dei più gravi mali che affliggono l’umanità.

“Gesù soffre insieme a noi, con noi, per noi. Se Gesù avesse congedato le folle – spiega Francesco – tante persone sarebbero rimaste senza mangiare”. Così Francesco ha ricordato l’episodio del Vangelo in cui è narrato il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci. “Di fronte alla gente stanca e affamata, i discepoli  pensano che sia meglio congedarla, perché possa andare a procurarsi il cibo. Gesù invece dice: date loro voi stessi da mangiare. Due reazioni diverse, che riflettono due logiche opposte: i discepoli ragionano secondo il mondo, per cui ciascuno deve pensare a se stesso; Gesù – spiega il Papa – ragiona secondo la logica di Dio, che è quella della condivisione”.