Giancarlo Galan resta in carcere per l’inchiesta Mose. Lo ha deciso il Tribunale del Riesame di Venezia dopo quattro ore di camera di consiglio.
I giudici hanno respinto le richieste della difesa dell’ex governatore, che chiedeva la scarcerazione o in subordine i domiciliari. I giudici hanno tuttavia respinto le contestazioni mosse dal Gip Scaramuzza per fatti antecedenti il 22 luglio 2008, accogliendo la parte dell’ordinanza per i presunti illeciti dopo questa data.
In particolare per i giudici è “manifestatamente infondata la questione di legittimità Costituzionale avanzata”, mentre l’ordinanza con cui il gip di Venezia chiedeva l’arresto viene annullata, per prescrizione, per tutti i fatti antecedenti il 22 luglio 2008, fra cui il finanziamento della ristrutturazione della casa e diverse dazioni.