Nuovo scandalo della sanità in Abruzzo. L’ex presidente della Regione Gianni Chiodi è indagato a Pescare per falso, violenza privata e abuso: insieme a lui, l’ex commissario ad acta Giovanna Bararli, l’ex assessore alla Sanità Lanfranco Venturoni e due tecnici dell’Agenas. L’ex governatore era decaduto nel 2010 dopo essere stato arrestato per l’inchiesta rifiuti.
Le indagini, guidate dai magistrati Di Florio e Belelli, hanno svelato un sistema in cui gli indagati avrebbero fatto firmale alle cliniche private contratti di prestazione di assistenza ospedaliera, collegando la firma al pagamento dei crediti che le cliniche avevano nei confronti della regioni.
Questo braccio di ferro per il raggiungimento dei tetti di spesa, che per Chiodi era diventato un successo, adesso viene analizzato dagli inquirenti che sostengono che il risultato sia stato ottenuto con falsi, abusi e violenze. Chiodi e i suoi avrebbero dato un diktat alle cliniche: firmare o non ricevere più i fondi per le prestazioni del 2010.