Anche il ministro della salute, Beatrice Lorenzin, è intervenuta sul rischio di una epidemia di ebola. “Gli italiani possono stare assolutamente tranquilli” ha detto il ministro “perché abbiamo attivato da mesi un programma di alert e controlli, già dopo il primo caso”.
“Su Ebola l’Italia si è mossa prima di altri Paesi, dopo il primo caso, ma in silenzio”. Lo ha detto il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, a margine di un incontro a bordo della nave militare Etna impegnata nel Mediterraneo nell’operazione Mare Nostrum. “Abbiamo attivato da mesi – ha aggiunto – controlli non soltanto sui migranti, ma anche negli aeroporti, segnalando misure di sicurezza alle compagnie aeree, e stiamo controllando dal punto di vista sanitario tutti i punti d’accesso al nostro Paese”.
Nel Regno Unito, invece, c’è molta paura ai Giochi del Commonwealth, a Glasgow, per un atleta della Sierra Leone, il ciclista 32enne Moses Sesay, che è stato tenuto sotto isolamento per un sospetto caso di ebola e sottoposto a test che alla fine si sono rivelati negativi.
Di qualche giorno fa è stata la notizia della morte del medico Sheik Umar Khan. In Liberia, invece, i due volontari americani infettati con il virus dell’ebola saranno evacuati con un volo charter partito da Cartersville, in Georgia, anche se ancora non si sa quando il dottor Kent Brantly e l’operatrice Nancy Writebol arriveranno negli Stati Uniti.
Dall’inizio dell’epidemia di ebola in Africa occidentale ci sono stati 1323 casi censiti e 726 vittime, 57 solo negli ultimi 4 giorni. Gli esperti consigliano sempre maggiore attenzione e hanno stilato un decalogo per la prevenzione.