Shayma Sheikh al-Eid, il “miracolo di Gaza”, non ce l’ha fatta: la neonata di soli 6 giorni è morta dentro l’incubatrice per cause ancora da accertare, nonostante l’ipotesi più probabile sia quella di un black out causato da un bombardamento che ha fatto saltare in aria l’unica centrale elettrica della Striscia, facendo spegnere i macchinari sanitari, tra cui la stessa incubatrice.
La piccola era stata estratta chirurgicamente dal grembo dell’omonima madre 23enne, che al momento del parto cesareo era già morta: “Era stata colpita intorno alle 3 del mattino – aveva raccontato un dottore del presidio di Deir al-Balah – abbiamo provato a salvarla ma ormai non c’era più nulla da fare. Poi abbiamo notato alcuni movimenti provenienti dalla sua pancia”.
“È un miracolo – aveva aggiunto il medico – perché la madre è stata dichiarata clinicamente morta dieci minuti prima che l’operazione del parto terminasse. Cinque minuti in più e non sarebbe sopravvissuta”.