L’incontro di ieri, 28 luglio, tra Giovanna Marinelli, neo-assessore alla Cultura di Roma Capitale, e gli occupanti del teatro Valle, si è rivelato “un ultimatum senza margini per ogni possibile dialogo”: l’assessore ha chiesto lo sgombero della struttura entro il prossimo giovedì, richiesta che è stata definita “preoccupante” in una nota del Valle Occupato.
“Le dichiarazioni della Marinelli sembrano ridurre l’esperienza di questi tre anni esclusivamente a un problema da risolvere in modo sbrigativo e non come un’opportunità per la città e per il Paese – si legge nella nota – Nella piena disponibilità ad avviare da subito un momento di transizione che porti all’uscita dall’attuale stato di occupazione abbiamo proposto l’apertura di un percorso pubblico per il conseguimento di un nuovo modello partecipato che raccolga le sperimentazioni elaborate nel corso di questi tre anni”.
Secondo la Corte dei conti, si attesterebbe attorno ai cinque milioni di euro la cifra dei mancati incassi nei tre anni di occupazione del teatro Valle, durante i quali il Comune ha comunque continuato a pagare bollette per quasi 100 mila euro all’anno.