Il governo ha ottenuto la fiducia in Senato sul decreto Cultura firmato dal ministro per i Beni culturali, Dario Franceschini. I sì sono stati 159, i no 90, nessun astenuto. Il provvedimento, già approvato dalla Camera, è legge.
La novità più importante riguarda le agevolazioni fiscali per i mecenati del patrimonio pubblico, cosiddetto Art Bonus. Tante le misure previste per rilanciare i settori dei beni culturali e del turismo, dalle commissioni ministeriali che dovranno vagliare i ricorsi contro le decisioni e i vincoli dei soprintendenti, all’autonomia gestionale e amministrativa per i musei più importanti.
Frivola, ma non meno importante, la novità “selfie-free”, che introduce la possibilità di fare foto nei musei, purché per uso personale. Non vale per archivi e biblioteche. Sul fronte turismo varata la Carta del turista, che servirà per sconti e promozioni per trasporto, biglietti di musei e luoghi della cultura.
Il Senato torna adesso a occuparsi del pacchetto di riforme costituzionali. Oggi sono previste le prime votazioni. E Renzi detta le sue condizioni: “Via gli emendamenti, ok a una settimana in più per trattare ma entro il 2 agosto il voto finale”.
Alla Camera, invece, procede l’esame del dl Madia sulla Pubblica amministrazione, su cui oggi, molto probabilmente, sarà posta nuovamente la questione di fiducia, strumento che il governo Renzi sta usando continuamente per portare a casa gli obiettivi della lista che aveva presentato all’elettorato al momento dell’insediamento. Uno strumento che però limita le possibilità dei parlamentari di incidere sui provvedimenti di legge.