Nuova figura penosa per il Milan di Inzaghi. Dopo il 3 a 0 subito dall’Olympiakos, il Manchester City passeggia sul Milan battendolo 5 a 1 e dimostrando una superiorità che va forse anche al di là dell’umiliante punteggio.
Quattro gol in meno di un quarto d’ora, tra il 12′ e il 26′ del primo tempo sono una botta difficile da digerire. L’impatto di Inzaghi con il calcio che conta è certamente imbarazzante. Lui è considerato un “uomo Milan”, gode pienamente della fiducia della società ed è uomo gradito ai tifosi che lo hanno adorato quando da attaccante segnava gol a ripetizione.
Se Inzaghi vuole essere un vero “uomo Milan”, l’uomo chiamato alla ricostruzione dopo un deludentissimo ottavo posto, dovrà battere i pugni sul tavolo e chiedere rinforzi. Se la società non è in grado – come accade da alcuni anni – di tirare fuori i soldi è bene che prepari un’altra strategia di comunicazione verso il suo popolo perchè così il Milan non andrà lontano e non potrà certo sperare nemmeno in un posto in Europa League. Senza contare che – ma questo è un discorso che approfondiremo più in là con tutto il rispetto possibile per Inzaghi – che quando c’è da ricostruire una squadra è ancora più essenziale disporre di un allenatore esperto.
A parziale discolpa del Milan e di Inzaghi va detto che la squadra – rispetto al Manchester City – ha un differente livello di preparazione. In Inghilterra il campionato inizia due settimane prima di quello italiano ma questo non basta a sopportare figuracce internazionali in precampionato che ledono il prestigio – ancora forte – del Milan plurititolato.
Date uno sguardo attento alla formazione iniziale: in porta Agazzi; difesa con De Sciglio, Alex, Rami e Constant; a centrocampo Poli, Cristante e Muntari; in attacco Honda, Niang ed El Shaarawy. Cosa dovrebbe avere in più questo Milan rispetto a un Parma o Verona? L’ingresso nella ripresa di Balotelli (con Abate, Bonera ed Essien) non cambia di molto le cose e sarebbe giusto ricordare anche le numerose assenze nel Manchester City che tra l’altro – dopo la scorpacciata di gol del primo tempo – ha dato l’impressione di non voler infierire.
Per la cronaca il gol del Milan porta la firma di Muntari al 42′, i gol inglesi (complice una difesa imbarazzante) sono stati siglati da Jovetic (12′), Sinclair (14′), Navas (23′), Iheanacho (26′) e ancora Jovetic (58′).